Ha aperto una Chiesa di Lucifero in Colombia?
Il Principe delle Tenebre ha raccolto una parte malvagia del ronzio dei social media all’inizio del 2018, con menzioni che vanno dai rapporti che Chelsea Clinton ha twittato un amichevole grido di Capodanno agli adoratori di Satana alla rivelazione che una casa di culto “luciferina” aveva aperto le sue porte in Colombia.
Esempi di questi ultimi sono stati tipicamente espressi in toni apocalittici e illustrati con immagini luride e video che presumibilmente documentano l’esistenza e la popolarità della chiesa:
Chiesa di Lucifero aperta in Colombia. L’Apocalisse è vicina. https://t.co/duxiUjKRe4 pic.twitter.com/1JvdhY4YpZ
— infedele🇦🇺🇩🇰🇬🇧♥️ (@whitesepulchre) Marzo 11, 2018
Ma sebbene la Chiesa di Lucifero raffigurata nelle immagini esista, i post trasmettono un’impressione imprecisa di ciò che è e di chi è coinvolto.
Per cominciare, il video, che è stato girato a gennaio 2017, è del tutto estraneo alle immagini e non ha nulla a che fare con una chiesa luciferina, o il culto del diavolo in generale. Al contrario, mostra centinaia di festaioli in Riosucio, Caldas, una piccola città nel nord-ovest della Colombia, partecipando alla biennale di celebrazione del Carnevale del Diablo (Carnevale del Diavolo), descritto dal sito web Diavoli delle Americhe come un Cattolico festival:
Ogni due anni, la città di Riosucio, in montagna e produttori di caffè regione della Colombia, si prepara a ricevere la Sua Maestà, il Diavolo. A partire dal Giovedi prima della Festa dei Re, 6 gennaio, e durante sei giorni, la gente da Riosucio unirsi a questa festa religiosa tradizionalmente cattolica in pratica per oltre duecento anni per celebrare l’arrivo del carattere giocoso, “loquace” e beffardo del Diavolo.
Al contrario, le immagini, che risalgono al 2016 e sono state girate in un’altra parte del paese, raffigurano una “chiesa” del tutto priva di parrocchiani. Fu costruito da un sedicente sommo sacerdote luciferino e brujo (stregone) che fa affari sotto il nome presunto Víctor Damián Rozo (il suo vero nome, secondo un profilo nella rivista colombiana Semana, è Héctor Londoño Villegas). Rozo sostiene di avere seguaci in tutto il mondo.
Egli afferma anche di aver costruito la chiesa (ufficialmente soprannominata Tempio Luciferino, Semi di Luce), in modo che gli adoratori di Lucifero avrebbero un posto per riunirsi. In realtà, ci sono poche prove che l’edificio, eretto sulla proprietà di Rozo, abbia qualsiasi altro scopo che fornire uno sfondo per i suoi video auto-promozionali. A giudicare dal suo Twitter attività (sotto la maniglia @damianrozo666), Rozo primaria impresa vende i cosiddetti “patti con il diavolo,” i cui benefici finanziari di arricchimento:
Como vender el alma al diablo¡ COMO HAGO ONU PACTO CON EL DIABLO Y SATANAS: https://t.co/8ADZzkUShd vía @YouTube
— VICTOR DAMIANI ROZO (@damianrozo666) Marzo 12, 2018
C’è un problema, ovviamente. In cambio dei suoi servizi come un luciferino affare-maker Rozo richiede una percentuale dei redditi futuri dei suoi clienti. È difficile determinare quanto successo abbia avuto in questo schema. Anche se si ritrae come un milionario giramondo, il giornale regionale Crónica del Quindío sottolinea che le foto promozionali di Rozo in visita in luoghi esotici sono state create inserendo digitalmente la sua somiglianza in immagini esistenti.
In breve, sebbene esista, la controversa Chiesa colombiana di Lucifero sembra essere meno un’istituzione religiosa (o antireligiosa) che la base di un bizzarro schema di fiducia gestito dal suo proprietario, Víctor Damián Rozo. Un giornalista di Vice Colombia è giunto a una conclusione simile dopo aver sbirciato dietro le tende dell’operazione di Rozo in 2017. Tra gli inganni in cui è stato catturato stava pagando ai residenti locali alcuni pesos ciascuno per fingersi devoti di Lucifero: