10 – Allomones I: chimica difesa da animali

Il ‘bonnacon’ “… emette un peto con il contenuto del suo intestino crasso che copre tre ettari, un albero che raggiunge prende fuoco e i suoi inseguitori sono allontanati con il nocive escrementi …”

anon (c. 1150) Bestiario (transl. ed ed. T. H. White) New York: Putnam.

Gli allomoni sono semiochimici interspecifici che avvantaggiano principalmente il mittente. Sia gli animali che le piante si difendono chimicamente dai predatori. Miriadi di modi per scoraggiare la predazione si sono evoluti. Molte sostanze chimiche hanno più di una funzione, essendo rivolte non solo ai predatori ma anche a parassiti, prede o concorrenti conspecifici. Come denominatore comune degli allomoni assumiamo che l’idoneità inclusiva del mittente – piuttosto che del destinatario – sia migliorata. Il capitolo 10 riguarda le difese degli animali e il Capitolo 11 le difese delle piante contro gli erbivori.

Numerosi ingegnosi meccanismi di difesa chimica dei vertebrati proteggono dai predatori, ma anche dai concorrenti e dalle prede feroci. Questi vanno da odori innocui di animali da preda o piante che segnalano che sono sgradevoli ad alcune delle secrezioni più tossiche conosciute in natura. Gli animali più lenti tendono a fare più affidamento sulle difese chimiche e meccaniche. Gli esseri umani hanno conosciuto le tossine animali da tempo immemorabile e la ricerca medica ha chiarito i meccanismi coinvolti in grande dettaglio. Tuttavia, gli ecologisti hanno studiato perché gli animali e le piante hanno veleni e veleni in primo luogo solo dal 1950.

Pesce

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