Colangite acuta
DEFINIZIONE ED EZIOPATOGENESI Sopra
È un processo infiammatorio acuto delle vie biliari intra – o extraepatiche, segmentale o diffusa, causata da infezione facilitato dall’ostruzione del flusso biliare. Agenti eziologici: più frequentemente Escherichia coli, Klebsiella, Enterococcus, Enterobacter, Streptococcus, Pseudomonas aeruginosa e 15% di batteri anaerobici. Fattori di rischio, cause di colestasi: calcoli biliari, tumori che ostruiscono il flusso biliare (infiltrazione del dotto o dell’ampolla superiore, compressione dall’esterno), stenosi della bile posinflamatoria o iatrogena, colangite sclerosante primaria, compressione del dotto biliare da una cisti pancreatica o linfonodi locali.
QUADRO clinico E STORIA NATURALE Top
I sintomi clinici tipici costituiscono la triade di Charcot: grave dolore colico nella regione subcostale destra o epigastrio, febbre con brividi e ittero. Se ci sono anche manifestazioni di shock e coscienza alterata: Reynolds pentada. Inoltre, all’esame fisico dolore alla palpazione subcostale destra con difesa dei muscoli addominali. Lo shock settico può svilupparsi. La colangite batterica acuta non trattata è solitamente fatale.
DIAGNOSI sopra
Indagini
1. Prove di laboratorio: come nella litiasi del dotto biliare + leucocitosi con deviazione sinistra e alta concentrazione sierica di proteina C-reattiva. In colangite grave possono verificarsi caratteristiche sepsi →Ch.18.7.
2. Test di imaging. Ultrasuoni: può mostrare dilatazione dei dotti biliari intra ed extraepatici, litiasi dei dotti biliari. MRCP: il metodo migliore per determinare la causa della colestasi.
Criteri diagnostici
La diagnosi viene effettuata sulla base del quadro clinico, dei test di laboratorio e di imaging.
Diagnosi differenziale
Altre cause di febbre e dolore epigastrico: colecistite acuta, pancreatite biliare acuta, ascesso epatico, epatite virale acuta, diverticolite, perforazione intestinale.
TRATTAMENTO sopra
Trattamento conservativo
In tutti i casi, deve essere valutata la possibilità di sepsi grave (→capitolo 18.7) e deve essere avviata un’azione appropriata.
1. Regime zero.
2. Idratazione del paziente: infusione endovenosa. 0,9% NaCl.
3. Farmaci analgesici e antispastici: come nella colica biliare →capitolo 6.2.1.
4. Terapia antibiotica empirica ad ampio spettro: con attività contro batteri gram-negativi e anaerobici, ad es. ciprofloxacina con metronidazolo. Le concentrazioni terapeutiche nel siero e nella bile sono anche raggiunte da cefalosporine di II e III generazione, imipenem e aminoglicosidi.
Trattamento invasivo
1. ERCP con sfinterectomia endoscopica con estrazione delle pietre e / o posizionamento di protesi nei dotti biliari che ripristineranno il flusso biliare. È il metodo di scelta. Dovrebbe essere fatto il prima possibile (preferibilmente fino a 24 ore).
2. Drenaggio percutaneo sotto controllo ecografico o TC: considerare quando l’ERCP non è possibile o i dotti biliari non sono stati eliminati.