Comitia

Comitia, plurale Comitia, nell’antica Roma repubblicana, un’assemblea legale del popolo. Comitia si è riunito in un sito appropriato (comitium) e giorno (comitialis) determinato dagli auspici (presagi). All’interno di ciascun comitato, la votazione è stata effettuata per gruppo; la maggioranza di ciascun gruppo ha determinato il proprio voto.

I poteri del governo romano repubblicano erano divisi tra il Senato, i magistrati e il popolo (populus). Originariamente il populus consisteva solo dei patrizi, che formavano una classe di cittadini privilegiati. I patrizi erano divisi in 30 curiae, o gruppi locali, e l’assemblea legale di queste curiae, la Comitia Curiata, fu per un certo periodo l’unico rappresentante legale dell’intero populus romano. La Comitia Curiata risale al tempo dei re romani. Alla fine dei tempi repubblicani la sua importanza era diminuita, e le sue principali funzioni erano semplicemente di conferire l’imperium (supremo potere esecutivo) ai magistrati e di testimoniare testamenti, adozioni e l’inaugurazione dei sacerdoti.

I Comitia Centuriata, istituiti nel 450 a.C. circa come assemblea militare, decidevano questioni di guerra e di pace, emanavano leggi, eleggevano consoli, pretori e censori e consideravano i ricorsi dei cittadini romani condannati per reati capitali. A differenza del Comitia Curiata, questo comitia comprendeva plebei e patrizi, ma la sua organizzazione ha comunque dato maggiore influenza ai ricchi che ai poveri. Tutti i cittadini romani furono registrati in tribus (tribù) e fu fatto un censimento delle loro proprietà. Venivano quindi assegnati a classi e centurie (secoli) in base alla loro ricchezza e alle attrezzature che potevano fornire per il servizio militare. Il voto nei Comitia Centuriata procedeva per secoli secondo la precedenza, a partire dagli equites, seguiti dalla prima e più ricca classe; questi gruppi costituivano una netta maggioranza sui voti combinati delle altre quattro classi se votavano in blocco.

Nel 471 a. C. fu istituito il Concilium Plebis; questo corpo è stato organizzato e votato da tribù, e consisteva esclusivamente di plebei e potrebbe essere convocato e presieduto solo dai magistrati plebei, vale a dire, i tribuni. Il Concilium Plebis era originariamente un’assemblea consultiva relativamente piccola e informale, o concilium, ma dopo il passaggio della Lex Hortensia (287 a.C.) le sue risoluzioni, o plebiscita, avevano forza di legge e erano vincolanti per tutti i cittadini romani. L’assemblea divenne, di fatto, la Comitia Plebis Tributa. Le sue procedure più semplici e la disponibilità di tribune hanno reso questo comitia un importante organo legislativo del periodo medio e successivo della Roma repubblicana. Le sue funzioni giudiziarie, tuttavia, erano fondamentalmente limitate alle multe per reati non patrimoniali.

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La Comitia Populi Tributa fu fondata intorno al 357 a.C. ad imitazione della Comitia Plebis Tributa, ma differiva dalla prima in quanto era un’assemblea di tutto il popolo romano, plebei e patrizi, che erano organizzati per tribù. Questo comitia eletto i magistrati minori (curule aediles, questori, e tribuni militari), tenuto processi minori, e alla fine divenne un organo regolare per le leggi approvate da tutto il popolo. Sia la Comitia Plebis Tributa che la Comitia Populi Tributa divennero sempre più influenzate dai tribuni radicali o da altri capi demagogici dal periodo dei Gracchi (c. 130 a.C.) in poi.

Il territorio imperiale romano si estendeva troppo per permettere a più di pochi cittadini di partecipare ai comitia da regioni lontane. Nonostante l’imperatore Augusto avesse previsto che i consiglieri locali votassero per i comitia romani nelle loro città, i comitia iniziarono a declinare e le varie funzioni elettive, legislative e giudiziarie caddero gradualmente sotto il principato. L’ultimo atto legislativo registrato dai comitia è una legge agraria portata dall’imperatore Nerva nel 98 d.C.

C’erano anche comitia in municipia e coloniae per l’elezione dei magistrati e l’approvazione della legislazione locale, ma questi comitia decadevano anche sotto l’impero.

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