Condrolisi

La condrolisi, nota anche come necrosi cartilaginea acuta, rappresenta la distruzione acuta della cartilagine della testa del femore. È una delle complicazioni che specificamente sono associate con l’epifisi femorale capitale scivolata (SCFE). Può anche essere associato con l’infezione, in particolare l’artrite settica. È un fenomeno poco compreso.

Epidemiologia

L’incidenza citata è del 5-7%. Ma può essere molto variabile, a seconda delle opzioni di trattamento (ad esempio pinning percutaneo 4, Spica cast 5). Le femmine hanno maggiori probabilità di essere colpite rispetto ai maschi.

Presentazione clinica

Tipicamente, i sintomi si sviluppano tra 2 e 4 mesi dopo il trattamento, ma occasionalmente sono presenti nella presentazione iniziale prima del trattamento.

Sono riportati rigidità e dolore persistente all’inguine o alla parte superiore della coscia. Camminare e altre attività sono influenzate negativamente.

La riduzione dell’arco di movimento dell’anca in tutti i piani e il movimento è solitamente doloroso durante l’esame dell’anca.

Patologia

La condrolisi può verificarsi spontaneamente, prima di qualsiasi trattamento, o può essere riscontrata quando il paziente presenta per la prima volta SCFE. Può verificarsi anche dopo qualsiasi tipo di trattamento, ma è particolarmente associato alla penetrazione articolare del perno.

Caratteristiche radiografiche

Il restringimento dello spazio articolare è il segno distintivo della malattia anche se questo è difficile da apprezzare nei bambini in cui vi è un’ossificazione incompleta della testa del femore.

In un’anca completamente ossificata, la perdita di oltre il 50% dello spazio articolare rispetto al lato controlaterale non affetto, o la misurazione assoluta di 3 mm o meno è considerata altamente suggestiva della condizione.

Si possono osservare anche l’erosione ossea e l’osteoporosi periarticolare.

Trattamento e prognosi

La storia naturale può seguire due corsi principali:

  • alcuni bambini subiranno una ricostituzione tardiva dello spazio articolare in una certa misura
  • altri subiranno anchilosi quasi completa, spesso in una cattiva posizione

Storia ed etimologia

Fu descritta per la prima volta come una complicazione della SCFE da Elmslie nel 1913 2. Poi è stato definito come un’entità distinta dalla necrosi avascolare da Waldenström, nel 1930 3.

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