Costantino (console 457)
Originario di Laodicea di Frigia, Costantino fu nominato prefetto del pretorio d’Oriente per la prima volta intorno al 447, quando restaurò le Mura di Costantinopoli, che erano state danneggiate da un terremoto in gennaio. Come gli Unni di Attila, che si stavano muovendo verso Costantinopoli, Costantino mobilitato le fazioni dell’Ippodromo di Costantinopoli a raccogliere più di 16.000 lavoratori: il Blues lavorato il tratto di mura dalla Porta di Blacherne al Cancello di Myriandrion, i Verdi, da lì, il Mare di Marmara; in sessanta giorni, entro la fine di Marzo, le pareti sono state ripristinate, e il fossato puliti. Un’iscrizione bilingue è stata eretta per celebrare i lavori. Mentre era in carica, ricevette una lettera da Teodoreto di Cirro, chiedendo una riduzione della tassazione sulla sua città, mentre un’altra fu ricevuta dopo aver lasciato l’incarico.
Dopo aver lasciato l’incarico nel 451, partecipò ad alcune sessioni del Concilio di Calcedonia. Nel 456 fu nominato prefetto per la seconda volta.
Costantino fu nominato console nel 457, con Rufo come suo collega (furono entrambi scelti dalla corte orientale), poi prefetto d’Oriente per la terza volta nel 459. Ha ricevuto il titolo di patricius dopo 457.
Nel 464/465 fu inviato come inviato al re persiano sasanide Peroz I. Attese a Edessa, poi fu ricevuto alla corte di Peroz. I Persiani avevano diverse lamentele e chiesero contributi finanziari romani per la difesa delle Porte del Caspio, ma i Romani rifiutarono e Costantino fu licenziato senza ottenere nulla.