i co-fondatori di id Software confermano che gli eroi dei suoi più grandi giochi sono tutti correlati
Di tutte le innovazioni id Software consegnato al settore dei videogiochi negli anni ’90, plot certamente non era uno di loro. Tuttavia, la società è riuscita a creare alcuni eroi iconici nel suo periodo di massimo splendore per PC, e decenni dopo la loro creazione, gli ex pezzi grossi della società hanno lasciato perdere un po ‘ di curiosità il martedì: molti dei più grandi eroi di id sono tutti correlati.
Come notato da ResetEra, una conversazione su Twitter si è svolta martedì che era stata messa in moto settimane prima. Un apparente post usa e getta di dicembre dell’ex designer di software id John Romero includeva una nota interessante: che l’eroe della lunga serie Wolfenstein, BJ Blazkowicz, era “basato” sulla serie d’azione a scorrimento laterale Commander Keen. Un fan raccolto su questo e ha inviato una domanda a id co-fondatore Tom Hall: sono questi due personaggi correlati, ed è eroe “Doomguy” di Doom anche parte di un lignaggio genetico?
Hall non ha usato parole nella sua risposta del martedì: “Il lignaggio non è una teoria. Fatto.”I fan di id di lunga data potrebbero averlo già sospettato, sulla base delle informazioni contenute in un manuale di suggerimento Wolfenstein molto tempo fa, ma questa è la prima volta che qualcuno di id si è preso la briga di confermare quell’idea. Cosa c’è di più, Romero convogliato per chiarire l’esatta composizione del clan Blazkowicz: l’eroe Wolfenstein è il nonno del comandante Keen, mentre Keen è il padre di Doomguy. Il duo ha avuto un po ‘ di una catena di battute avanti e indietro da lì, chiedendo perché ci fosse un cazzuto generazionale mancante tra Wolfenstein e Keen. Hall ha affermato che il padre di Keen era ” un fantastico, eroico… newscaster ” con il nome d “arte di” Blaze, “che è dove il nome legale di Keen di” Billy Blaze ” è venuto da.
Questo aggiunge un po ‘ di un angolo macabro al fatto che le uova di Pasqua legate a Keen potrebbero essere trovate nella serie Doom, in particolare una stanza segreta in Doom II che richiedeva di uccidere gorily quattro versioni appese dell’originale Keen sprite.
La curiosità di martedì arriva dopo l’ammissione di Romero a luglio 2017 che ha svolto un ruolo chiave nell’iconica copertina per il primo gioco Doom. Che in piedi-on-cadaveri, mirando-a-pistola posa è venuto perché Romero stesso saltato in un servizio fotografico e posato il modo in cui voleva la copertina a guardare. (Questo tipo di fare Romero un membro del clan Blazkowicz, allora?)
In definitiva, con una trama così poco sensata che collega questi giochi, l’informazione è più un modo divertente per guardare le connessioni di quelle serie che una grande rivelazione che spiega il concetto. È tutto molto meno complicato di, ad esempio, la cronologia della serie Zelda, che si divide in tre linee temporali discrete dopo gli eventi di Ocarina of Time.