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Una maggiore interazione genica complementare nell’erba medica autotetraploide (Medicago sativa L., 2n = 4x = 32) può spiegare le differenze nel vigore e nel comportamento di allevamento tra diploidi e autotetraploidi. L’interazione genica complementare è l’interazione genica nonallelica o epistasi in cui gli alleli dominanti a loci eterozigoti possono completarsi a vicenda mascherando gli alleli recessivi a rispettivi loci. Questo articolo descrive come le segregazioni tetrasomiche di blocchi di legame in squilibrio di legame producono individui e popolazioni tetraploidi con una maggiore interazione genica complementare di quanto sia possibile a livello diploide. Questa scoperta aiuta a spiegare la superiorità autotetraploide e il comportamento di allevamento unico. La ricerca sull’azione genica nell’erba medica autotetraploide ha dimostrato che gli alleli favorevoli nei blocchi di legame sostengono il miglioramento della popolazione e l’aumento dell’eterosi. I singoli alleli favorevoli con effetti additivi contribuiscono anche alle interazioni geniche complementari non additive nei blocchi di collegamento. Gli effetti apparenti di interazione allelica multipla (sovradominanza) discussi in studi precedenti la depressione da consanguineità e l’eterosi progressiva nell’erba medica sono dovuti principalmente allo squilibrio del legame, che concorda con i risultati nel mais. La grave depressione in consanguineità negli autotetraploidi è dovuta principalmente alla rapida perdita di interazioni geniche complementari nelle prime generazioni di consanguinei. Corrispondentemente, l’eterosi progressiva degli autotetraploidi è dovuta principalmente ad un progressivo aumento delle interazioni geniche complementari. Maggiori interazioni geniche complementari nell’erba medica tetraploide aiutano anche a spiegare la recente ricerca sul DNA che indica che la resa nei tetraploidi è più sensibile alla diversità genetica rispetto ai diploidi. Molte differenze tra erba medica diploide e autotetraploide riportate in studi precedenti ora possono essere spiegate da differenze intrinseche nei livelli di interazioni geniche complementari.