La cultura civica

Nel testo Almond e Verba esaminano i sistemi democratici in cinque paesi, Stati Uniti, Germania, Messico, Italia e Regno Unito. Hanno intervistato circa un migliaio di persone in ogni paese sulle loro opinioni sul governo e sulla vita politica. Come la definiscono, la” cultura civica ” (singolare) è “basata sulla comunicazione e la persuasione, una cultura del consenso e della diversità, una cultura che cambia ma non” (Almond and Verba 1963, 8). Identificano tre strutture politiche: partecipante, soggetto e parrocchiale. Considerano la cultura politica come l’elemento che collega gli atteggiamenti individuali con la struttura generale del sistema politico.

Almond e Verba consideravano l’enfasi italiana sulla famiglia come la forza motrice principale della società come “amorale” (nelle parole di Edward Banfield (The Moral Basis of a Backward Society, 1958), o “esclusiva”, e credevano che una tale cultura avrebbe ostacolato il potenziale della cultura per sviluppare un “senso di comunità e cultura civica”, che vedevano come uno sfondo necessario per una “democrazia efficace”.

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