Originale ArticleChlamydophila pneumoniae diagnostica: l’importanza della metodologia in relazione ai tempi di campionamento
L’impatto diagnostico della PCR-based rilevamento rispetto al singolo anticorpo IgM siero di misurazione e di anticorpi IgG sieroconversione durante un’epidemia di Chlamydophila pneumoniae in una comunità militare. Tamponi nasofaringei per il rilevamento basato su PCR e siero sono stati ottenuti da 127 coscritti durante l’epidemia. Il siero, prelevato molti mesi prima dell’epidemia, ha fornito lo stato anticorpale di base. Gli anticorpi IgM e IgG di C. pneumoniae sono stati analizzati utilizzando microimmunofluorescenza (MIF), saggio immunoenzimatico (EIA) ed ELISA ricombinante (rELISA). Sono stati applicati due test standard di riferimento: (i) PCR di C. pneumoniae; e (ii) saggio di anticorpi IgM di C. pneumoniae, definito positivo se ≥2 saggi di anticorpi IgM (cioè rELISA con MIF e/o EIA) erano positivi. In 33 soggetti, di cui due sono risultati negativi in base ai test anticorpali IgM e alla sieroconversione IgG, il DNA di C. pneumoniae è stato rilevato mediante PCR. Le sensibilità erano 79%, 85%, 88% e 68%, rispettivamente, e le specificità erano 86%, 84%, 78% e 93%, rispettivamente, per MIF IgM, EIA IgM, rELISA IgM e PCR. In due soggetti, l’infezione acuta è stata diagnosticata sulla base della sola sieroconversione degli anticorpi IgG. La sensibilità del rilevamento della PCR era inferiore a quella di qualsiasi saggio di anticorpi IgM. Ciò può essere spiegato dal campionamento tardivo o dalla clearance dell’organismo dopo il trattamento antibiotico. I risultati degli studi di valutazione del saggio sono influenzati non solo dalla scelta dei test standard di riferimento, ma anche dalla tempistica del campionamento per i diversi principi di prova utilizzati. Sulla base di questi risultati, nei casi di infezione respiratoria acuta da C. pneumoniae si raccomanda una combinazione di tampone nasofaringeo per il rilevamento della PCR e una misurazione specifica di IgM a siero singolo.