[Parestesia, dolore, freddezza del braccio e possibile responsabilità della sindrome dello sbocco toraco-brachiale]
Parestesia, dolore e freddezza dell’arto superiore suggeriscono fortemente ischemia. Le domande sollevate riguardano l’eziologia e il trattamento. 1) Il trattamento si basa sulla conferma della natura unilaterale del disturbo che richiede la ricerca della causa locoregionale (esame dello sbocco succlavia) e sull’eliminazione di un’origine cardiaca o generale. Sono indicati due esami non invasivi. Viene eseguito un esame a raggi X delle ossa del torace superiore per cercare una formazione anormale, di solito una costola cervicale. La presenza di una costola cervicale indica un possibile danno all’arteria sub-claviana nello sbocco toraco-brachiale e, inversamente, l’assenza di una costola cervicale suggerisce un danno arterioso o una causa fibromuscolare. L’ischemia dell’arto superiore deriva da ripetuti microtraumi all’arteria sub-claviana a causa di un’anomalia del legamento osseo con conseguente ispessimento e ulcerazione parietale e talvolta embolia post-stenosi o trombosi in situ. Doppler duplex può essere in grado di identificare la natura della causa senza manovre dinamiche. Un’arteriografia è essenziale per confermare il livello dell’ostacolo, la sua natura, lo stato del letto a valle e l’eventuale relazione tra un’anomalia ossea e l’arteria sub-claviana. Potrebbero essere necessarie diverse incidenze. 2) Le modalità terapeutiche devono tenere conto dell’ischemia e della sua causa. La chirurgia è necessaria per rimuovere l’ostacolo e riparare il danno arterioso e possibilmente per rimuovere un embolo. È relativamente facile rimuovere una costola cervicale o riparare un’anomalia muscolare ossea, consentendo la riparazione arteriosa con o senza bypass venoso. L’embolectomia di un embolo precedente può richiedere un importante intervento chirurgico vascolare di ricostruzione.