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(1830-1882) Thomson nacque a Bonsyde in Scozia e studiò all’Università di Edimburgo; i suoi primi incarichi accademici furono come docente di botanica all’Università di Aberdeen (1850-51) e al Marischal College (1851-52). Fu poi nominato alle cattedre di storia naturale a Cork (1853) e Belfast (1854-68). Dal 1870 fu professore di storia naturale all’Università di Edimburgo.
Thomson è principalmente ricordato per i suoi studi approfonditi sulla vita di mare profondo, e in particolare sugli invertebrati marini, in cui è venuto a specializzarsi. Ha fatto una serie di spedizioni oceaniche in varie parti del mondo. Nel 1868-69 guidò due spedizioni biologiche di profondità al largo del nord della Scozia, scoprendo, a una profondità di circa 650 braccia, un’ampia varietà di forme invertebrate, molte delle quali precedentemente sconosciute. Per spiegare le variazioni di temperatura che si sono verificate a grandi profondità ha postulato l’esistenza della circolazione oceanica. Dopo un’ulteriore spedizione nel Mediterraneo (1870), Thomson pubblicò The Depths of the Sea (1872), in cui descrisse le sue ricerche e scoperte. Ciò culminò nella sua nomina a capo scientifico della Spedizione Challenger negli oceani Atlantico, Pacifico e Antartico (1872-76), durante la quale furono effettuati sondaggi e osservazioni a 362 stazioni in una circumnavigazione di circa 70.000 miglia. Usando le variazioni di temperatura come indicatori, Thomson ha prodotto prove per suggerire la presenza di una vasta catena montuosa nelle profondità dell’Atlantico – la dorsale medio-atlantica. Le sue scoperte furono successivamente confermate da una spedizione tedesca nel 1925-27. Nominato Cavaliere al suo ritorno dal viaggio Challenger, Thomson iniziò la preparazione dei rapporti scientifici della spedizione – un lavoro che alla fine arrivò a 50 volumi – ma dovette dimettersi nel 1881 a causa di problemi di salute. Thomson scrisse anche un resoconto generale della spedizione nel Viaggio dello sfidante (1877).