Storia dell’Arte II

Il Tempietto è un martyia (un edificio che commemora un martirio) che segna il tradizionale luogo della crocifissione di San Pietro. È forse l’espressione più perfetta della concezione rinascimentale italiana di armonia e ordine classico.

La basilica, che ha un lungo asse che focalizza l’attenzione sull’altare, è stato il tipo più popolare di pianta della chiesa. L’altra pianta comune è la pianta centrale, solitamente basata su un cerchio (come qui nel Tempietto), o su una croce greca (una croce a braccia uguali). Entrambi i piani derivano dall’antica architettura pagana. La pianta centrale fu influenzata dall’antica architettura romana come il Pantheon, ed era molto popolare tra gli architetti dell’Alto Rinascimento. Il cerchio può anche avere avuto associazioni spirituali. Il cerchio, che non ha inizio né fine, può simboleggiare la perfezione e la natura eterna di Dio. Per alcuni pensatori nell’antichità e nel Rinascimento, l’universo stesso fu costruito sotto forma di cerchi concentrici con il sole, la luna e le stelle che si muovevano in orbite circolari attorno alla terra.

La Dott. ssa Beth Harris e il Dott. Steven Zucker forniscono una descrizione, una prospettiva storica e un’analisi del Tempietto di Donato Bramante.

Donato Bramante, Tempietto, c. 1502, San Pietro in Montorio, Roma

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