Trattamento dell’obesità con l’estensione della durata del sonno: uno studio randomizzato, prospettico, controllato di prova
Sfondo: La prevalenza delle malattie croniche la privazione del sonno è in aumento nelle società moderne, con conseguenze negative sulla salute. Recentemente, è stata riportata un’associazione tra sonno breve e obesità.
Obiettivi primari: Valutare la fattibilità di aumentare la durata del sonno a una lunghezza sana(circa 7 (1/2) h) e determinare l’effetto dell’estensione del sonno sul peso corporeo.
Obiettivi secondari: Esaminare gli effetti a lungo termine dell’estensione del sonno sui parametri endocrini (leptina e grelina) e immunitari (citochine), la prevalenza della sindrome metabolica, la composizione corporea, la vigilanza psicomotoria, l’umore e la qualità della vita.
Metodi: Centocinquanta partecipanti obesi che di solito dormono meno di 6 (1/2) h, vengono randomizzati a 2:1 rapporto a un Intervento o a un gruppo di confronto. Sono stratificati per età (sopra e sotto i 35 anni) e presenza o assenza di sindrome metabolica. Durante i primi 12 mesi (Fase di efficacia) dello studio, i partecipanti vengono valutati a intervalli bimestrali: il gruppo di intervento è allenato ad aumentare il sonno di almeno 30-60 min/notte, mentre il Gruppo di confronto mantiene la durata del sonno basale. Nella seconda fase (Efficacia), i partecipanti convergono nello stesso gruppo e viene chiesto di aumentare (Gruppo di confronto) o mantenere (Gruppo di intervento) la durata del sonno e vengono valutati a intervalli di 6 mesi per altri 3 anni. Interventi non farmacologici e basati sul comportamento vengono utilizzati per aumentare la durata del sonno. Gli effetti endocrini, metabolici e psicologici sono monitorati. Il sonno, il dispendio energetico e l’apporto calorico sono valutati da monitor di attività e questionari di richiamo alimentare. Ad intervalli annuali, la composizione corporea, il grasso addominale e il tasso metabolico basale sono misurati rispettivamente mediante assorbimetria a raggi X a doppia energia (DXA), tomografia computerizzata (CT) e calorimetria indiretta.
Risultati: A gennaio 2010, 109 partecipanti erano stati randomizzati, 64 al gruppo di intervento e 45 al gruppo di confronto(76% donne, 62% minoranze, età media: 40,8 anni; BMI: 38,5 kg/m (2)). La durata media del sonno allo screening è stata inferiore a 6 ore / notte, 40,3 ore / settimana. Un totale di 28 partecipanti all’intervento e 22 partecipanti al confronto hanno completato la fase di efficacia.
Limitazioni: Lo studio non è accecato e la dimensione del campione è relativamente piccola.
Conclusioni: Questo studio proof-of-concept su un campione randomizzato valuterà se l’estensione del sonno è fattibile e se influenza il BMI. Studi clinici 2010; 7: 274-285. http://ctj.sagepub.com.