Trattamento del paziente in coma

Dr. Gold: L’argomento di questa Conferenza, il trattamento del paziente in coma, è uno che spesso si costringe all’attenzione del medico praticante. Come di solito accade in queste Conferenze non si è cercato di esaurire l’argomento, ma solo di affrontarne alcuni degli aspetti più urgenti. In questo caso l’approccio alla situazione è stato quello di presentare nel modo più puntuale possibile i pochi elementi necessari per l’orientamento diagnostico, per una decisione pronta su cosa fare, e qualcosa dei dettagli delle misure terapeutiche stesse. Tale restrizione del soggetto ha permesso di coprire una gamma abbastanza ampia di condizioni che causano il coma e di presentare in ogni caso materiale di utilità pratica per l’uso pronto quando si incontra il particolare paziente in coma: lesioni alla testa con solo commozione cerebrale; lesioni alla testa con ematoma epidurale o subdurale; espansione delle masse tumorali nel cervello; acidosi nel diabetico; ipoglicemia nel diabetico; disturbi dell’equilibrio elettrolitico a causa di insufficienza renale, disturbi metabolici e nutrizionali; sincope nel paziente cardiaco; coma durante lo stato epilettico; tentato suicidio con i barbiturici; e depressione accidentale da un sovradosaggio di morfina. Ci sono discussioni di un’efficace tecnica per il lavaggio dello stomaco, per affrontare i problemi di aumento della pressione intracranica, per le rispettive indicazioni per infusioni endovenose di acqua e zucchero come contro l’acqua salata, l’uso di solfato di magnesio e soluzioni ipertoniche in un aumento della pressione intracranica, picrotossina, caffeina, e il nuovo antidoto per l’avvelenamento da morfina, N-allylnormorphine hydrochloride. Un pensiero che appare e riappare con notevole enfasi nelle varie sezioni della Conferenza è l’estrema importanza di mantenere un’adeguata via aerea per assicurare una sufficiente ventilazione polmonare nel paziente in coma da qualsiasi causa. Le osservazioni fatte nella gestione di vari tipi di coma, sia a causa di lesioni alla testa o tentato suicidio con i barbiturici, o qualsiasi altro, sono cresciuti nella convinzione che una delle cause più comuni di disastro nel paziente in coma è il fallimento di stabilire una sufficiente vie aeree. C’è discussione nella Conferenza del modo migliore per farlo.

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